“Il governo ha approvato un decreto in materia di bonus edilizi che elimina ogni tipo di sconto in fattura e cessione del credito per tutte le tipologie che ancora lo prevedevano” secondo le dichiarazioni del Ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti.

Il provvedimento si propone l’obiettivo di tenere i costi sotto controllo. Un intervento che si è reso necessario soprattutto alla luce degli ultimi dati certificati dall’Istat, che hanno portato alla revisione del deficit relativo all’anno 2023 arrivando alla misura del 7,2%, revisione al rialzo che segue quella già intervenuta per gli anni 2021 e 2022.

Altri cambiamenti sono stati effettuati in merito allo smart working . Il 31 marzo è infatti scaduto il diritto per i per i lavoratori con figli under 14 allo smart working agevolato. Torneranno quindi ad applicarsi le regole ordinarie secondo cui lo smart working è praticabile solo se concesso dal datore di lavoro e formalizzato tramite un accordo individuale.

Lo smart working agevolato era stato difatti predisposto nel 2020 con il DL 34/2020, di cui si disponeva al co.1 e 2 dell’art. 90 che:

  1. Fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19, i genitori lavoratori dipendenti del settore privato che hanno almeno un figlio minore fi 14 anni, a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa o ce non vi sia genitore non lavoratore, hanno diritto a svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile anche in assenza degli accordi individuale;
  2. La prestazione lavorativa in lavoro agile può essere svolta anche attraverso strumenti informatici nella disponibilità del dipendente qualora non siano forniti dal datore di lavoro.





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