Premessa

L’art. 1, comma 2 del D.L. 212/2023 ha previsto uno specifico contributo in
relazione:
 alle spese sostenute dalle persone fisiche meno abbienti, nel periodo 1° gennaio-31 ottobre 2024;
 a completamento degli interventi agevolati previsti per il c.d. “superbonus”1;
al fine di attenuare gli effetti della riduzione dell’aliquota di detrazione dal
2024, dal 110% al 70% (si veda in proposito la CDG n. 186 del 16.09.2024).
L’agevolazione in questione può essere così riassunta:

Soggetti beneficiari

Il contributo in esame spetta:
 alle persone fisiche “private” con riferimento agli interventi su edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari distintamente accatastate (anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche) ovvero sulle singole unità immobiliari all’interno del condominio o edificio, compresi quelli effettuati su edifici oggetto di demolizione e ricostruzione;
 a condizione che entro il 31.12.2023 sia stato raggiunto un SAL2 non inferiore al 60%

Spese ammesse

Il bonus erogabile è pari:
 al 70% dei costi sostenuti direttamente dal richiedente oppure per gli interventi condominiali a lui imputati;
 entro un limite massimo di spesa di 96.000 euro.
Nel caso in cui la spesa sia stata a carico di più soggetti, la soglia diminuisce percentualmente per ciascun avente diritto in base a quanto corrisposto.
Il contributo richiesto non può essere superiore al 30% delle spese ammesse al contributo e ha quindi un importo massimo di 28.800 euro (il 30% di 96.000 euro)

Erogazione contributo

Il contributo è erogato, nei limiti delle risorse disponibili (16.441.000 euro) dall’Agenzia delle Entrate sul conto corrente bancario o postale indicato nell’istanza:
 se le risorse lo consentiranno il contributo sarà pari al 100% di quanto richiesto

 in caso contrario, l’importo spettante sarà definito con apposito Provvedimento, da emanare entro il 30.11.2024

Domanda del contributo

Per accedere al contributo i contribuenti interessati dovranno inviare,
 entro il 31 ottobre 2024,
 all’Agenzia delle entrate,
 una domanda telematica con cui attestano di essere in possesso dei requisiti richiesti indicano l’IBAN su cui ricevere l’accredito.
Ciascun contribuente può presentare un’unica domanda in relazione alle spese sostenute per una sola unità immobiliare.
Il decreto rinvia a un provvedimento delle Entrate la definizione delle modalità di compilazione dell’istanza, il suo contenuto informativo e ogni altro elemento necessario all’erogazione del contributo.
La somma riconosciuta sarà corrisposta dall’Agenzia delle Entrate con accredito diretto sul conto corrente bancario o postale indicato dal richiedente nell’istanza di accesso al bonus.

Il modello

Con il provvedimento n. 360503 del 18.09.2024, il direttore dell’Agenzia delle
entrate ha approvato il modello, con le relative istruzioni, da utilizzare per la
presentazione della suddetta istanza.

La domanda deve essere presentata:
 direttamente;
 tramite un intermediario con delega alla consultazione del cassetto fiscale
del richiedente;

all’Agenzia delle Entrate, esclusivamente mediante una procedura web
disponibile nell’area riservata del sito dell’Amministrazione, che curerà anche
il processo di erogazione dei contributi stessi.
A seguito della presentazione dell’istanza è rilasciata una prima ricevuta
che ne attesta la presa in carico ai fini della successiva elaborazione, ovvero
lo scarto a seguito dei controlli formali dei dati in essa contenuti.

Successivamente al termine di presentazione delle istanze e alla
determinazione dei contributi da erogare mediante ripartizione
delle risorse finanziarie stanziate, è rilasciata una seconda ricevuta
che attesta l’accoglimento dell’istanza ai fini del pagamento, ovvero lo
scarto dell’istanza con indicazione dei motivi del rigetto.
La domanda, in estrema sintesi, deve contenere:

  • il codice fiscale del richiedente
  • il codice fiscale del de cuius, nel caso in cui il richiedente sia un erede
  • il codice fiscale del legale rappresentante di chi chiede il contributo, nel caso in cui il beneficiario sia minore o interdetto
  • le dichiarazioni sul possesso dei requisiti per l’ottenimento del contributo a fondo perduto

L’istanza, inoltre, contiene:
 un quadro A, per l’indicazione dei dati catastali identificativi dell’unità immobiliare per la quale si richiede il contributo;
 un quadro B, composto da:
✓ SEZIONE I – Soggetti appartenenti al nucleo familiare, e
✓ SEZIONE II – Soggetti che hanno sostenuto la spesa per l’unità immobiliare;
 un quadro C, che riepiloga i dati indicati dal richiedente, necessari alla determinazione del contributo.

Parte generale

La parte generale, contenente le seguenti informazioni:
 dati anagrafici del richiedente;

 dichiarazioni sostitutive di atto notorio relative ai requisiti soggettivi/oggettivi
richiesti;

 IBAN (intestato al soggetto richiedente) sul quale si desidera ricevere
l’accredito del contributo;

sottoscrizione ed l’eventuale impegno alla presentazione telematica dell’intermediario.

Quadro A   

Nel quadro A si indicano i dati catastali dell’unità immobiliare oggetto degli
interventi edilizi.
In particolare, va riportato:

  1. Codice del Comune dove è situata l’unità immobiliare, seguito dall’eventuale sezione amministrativa (ad esempio: nel caso di visura catastale riportante “Comune di GENOVA (D969Q)”, indicare D969Q)
  2. Sezione urbana indicata nella visura catastale (se presente)
  3. Numero di foglio indicato nella visura catastale
  4. Numero di particella indicato nella visura catastale, che può essere composto da due parti, rispettivamente di cinque e quattro cifre, separato da una barra spaziatrice Se la particella è composta da una sola serie di cifre, quest’ultima va riportata nella parte a sinistra della barra spaziatrice
  5. Numero di subalterno indicato nella visura catastale (se presente)

Quadro B 

Nel quadro B è composto di due sezioni:
 Sezione I per l’indicazione dei codici fiscali dei componenti del nucleo familiare del richiedente e/o del de cuius nell’anno 2023 e dei rispettivi redditi complessivi conseguiti nell’anno di imposta 2023. Si ricorda che il reddito di riferimento deve essere pari o inferiore a 15.000 euro;

 Sezione II accoglie i dati relativi a tutti i soggetti che hanno sostenuto nel periodo ammissibile quote della spesa agevolabile relativa agli interventi edilizi effettuati sull’unità immobiliare indicata nel quadro A, detraibili dall’Irpef con Superbonus al 70% nel limite degli importi massimi previsti per le diverse tipologie di intervento.
Tali soggetti devono essere indicati, utilizzando un rigo per ciascuno, indipendentemente dal fatto che:
✓ facciano parte del nucleo familiare anagrafico del richiedente (o del
de cuius),
✓ siano fiscalmente a suo carico,
✓ utilizzino l’unità immobiliare come abitazione principale e abbiano sostenuto la spesa in qualità di possessori o di detentori dell’unità immobiliare.

Quadro C   

Nel quadro C sono indicati gli importi riepilogativi dei dati della Sez. II del quadro B, con applicazione del limite massimo di spesa ammessa al contributo e determinazione del contributo richiesto.

Se l’importo totale della spesa agevolabile sostenuta da tutti i soggetti è superiore al limite massimo di 96.000 euro, previsto per il contributo, deve essere indicato l’importo di 96.000 euro.
Nella casella “Spesa agevolabile sostenuta nel periodo ammissibile dal richiedente e/o dal de cuius”, deve essere riportato:
 se l’importo indicato nella casella “Spesa complessiva agevolabile sostenuta nel periodo ammissibile” è minore di 96.000 euro, l’importo di spesa indicato alla casella 2 del rigo B8;
 se l’importo indicato nella casella “Spesa complessiva agevolabile sostenuta nel periodo ammissibile” è pari a 96.000 euro, il valore ottenuto moltiplicando l’importo di spesa indicato alla casella 2 del rigo B8 per il rap porto tra il limite massimo di spesa di 96.000 euro e la somma di tutti gli importi di spesa in dicati nella casella 2 dei righi del quadro B – sezione II. In questo caso l’importo da inserire si calcola utilizzando la seguente formula:

essere indicato un importo pari al 30% del valore riportato nella casella
precedente; tale importo costituisce il contributo richiesto con l’istanza

Esempio

Calcolo del contributo richiesto in caso di spese agevolabili sostenute dal
richiedente e dal coniuge
Ipotizzando che nella casella 2 del rigo B8 (richiedente) sia stato indicato l’importo
di euro 48.000 e nella casella 2 del rigo B9 (coniuge) l’importo di euro 72.000, la
sezione C è compilata come segue:
 nella casella 1 “Spesa complessiva agevolabile sostenuta nel periodo
ammissibile”, va indicato il valore del limite massimo di spesa previsto per il
contributo di 96.000 euro, in quanto la spesa agevolabile sostenuta
(120.000 euro) eccede tale limite;
 nella casella 2 “Spesa agevolabile sostenuta nel periodo ammissibile dal
richiedente e/o dal de cuius”, poiché l’importo totale della spesa
agevolabile sostenuta da entrambi i titolari (120.000 euro) supera il valore
del limite massimo di spesa (96.000 euro) si deve applicare la formula sopra
descritta, ottenendo:

 nella casella 3 “Spesa rimasta a carico del richiedente e/o dal de cuius”,
va indicato l’importo di 11.520 euro, pari al 30% dell’importo indicato nella
casella precedente.

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