Buongiorno Professore Barbuto, è un onore avere l’opportunità di parlare con lei oggi.
Inizierei chiedendole di condividere la sua visione sull’evoluzione delle politiche economiche a livello nazionale e internazionale negli ultimi anni e quali potrebbero essere le implicazioni per le aziende e i consumatori?
Nell’era post Covid forse ci si aspettava uno sviluppo economico diverso per le aziende, le quali avrebbero dovuto essere in grado di pianificare il futuro in termini di crescita economica.
Purtroppo, tali aspettative non si sono di fatto pienamente concretizzate anche in ragione del conflitto che la Russia ha avviato nei confronti dell’Ucraina che ha messo a nudo le fragilità di un sistema commerciale nazionale e globale, con la produzione industriale che ha indubbiamente risentito degli effetti della guerra e dell’incremento dei prezzi dei beni energetici.
La ricaduta sulle imprese e famiglie è stata evidente. Oggi si attraversa un periodo di grande crisi economica incrementata dalla difficoltà di accesso al credito dovuta alle restrizioni del sistema bancario ed all’aumento dei tassi d’interesse. Si registra tra l’altro un decremento del mercato immobiliare dovuto proprio alla difficoltà, soprattutto per i giovani, di accedere ai mutui bancari.
Non dimentichiamo che nel luglio 2022, per far fronte alla crisi economica di famiglie ed imprese, il legislatore ha introdotto il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza con il quale vengono forniti, ai soggetti in stato di crisi ed insolvenza ed in generale in uno stato di sovraindebitamento, strumenti di risoluzione e ristrutturazione del debito per consentire loro una ripresa ed una re-immissione nel mercato produttivo. Per le aziende, in particolare il codice prevede, quali strumenti di risoluzione, la “composizione negoziata della crisi” il concordato semplificato, i piani attestati di risanamento e gli accordi di ristrutturazione, il concordato minore ed infine la liquidazione controllata.
Quali sono le competenze e le abilità più importanti che si ritiene necessarie per avere successo nel campo dell’analisi finanziaria oggi?
In via generale una buona educazione finanziaria ed un aumento delle proprie conoscenze e competenze comporta un vantaggio in termini di opportunità giuste da cogliere in base ai propri obiettivi finanziari.
Le situazioni in cui si vanno a sottoscrivere strumenti finanziari non adatti alle proprie esigenze sono più frequenti di quanto si possa immaginare, per questo occorre essere adeguatamente educati a livello finanziario.
Il tema dell’educazione finanziaria assume grande attualità e rilevanza in un contesto internazionale complesso, che richiede ai cittadini capacità di scelta e l’acquisizione di conoscenze e competenze utili ad avere un corretto rapporto con il denaro e con il suo valore. Mi permetto di dire che la scuola dovrebbe rappresentare il canale principale per avvicinare gli studenti ai temi dell’economia. A livello professionale le competenze richieste riguardano l’ambito bancario, di contabilità, Private Banking, investimenti, rischio del credito, mercati finanziari, contabilità generale.
Il settore Finanza comprende tutte le attività connesse alle operazioni finanziarie, quindi la pianificazione e la gestione degli investimenti anche di tipo assicurativo, l’accesso al credito, le transazioni sui mercati finanziari, l’asset management, i servizi di consulenza finanziaria, ma anche il controllo delle finanze di società o delle finanze pubbliche. Le figure professionali che si occupano di servizi finanziari sono molteplici come l’analista finanziario, il Trader, il gestore di portafoglio, il Credit Risk Analyst, il Private Banker, il promotore finanziario e l’Investment Advisor, che si occupa di consigliare aziende o privati sulla migliore occasione finanziaria o assicurativa.
Quali sono i principali argomenti di ricerca o aree di interesse all’interno del Dipartimento di Scienze Economiche della sua Facoltà?
Per ricollegarmi al punto precedente di certo, il compito della Facoltà di cui sono Preside – “Esperto Analista Finanziario” è appunto quello di formare professionisti altamente qualificati e specializzati in ambito finanziario in modo da consentire una immediata immissione nel modo professionale e del lavoro. Ed infatti, il piano di studi predisposto nella facoltà prevede esami ed approfondimenti sulle materie, tra le altre, di: Economia Politica – Economia aziendale – Scienza delle Finanze – Economia e Gestione delle imprese.
In sostanza il corso di Laurea di primo livello “Esperto Analista Finanziario” ha come obiettivo la formazione di laureati che dispongano di tutta una gamma di strumenti necessari per svolgere ruoli attivi nei processi decisionali di carattere economico finanziario con una offerta formativa che riguarderà sia le discipline economiche che quelle giuridiche. Verranno quindi forniti agli studenti tutti quegli strumenti per capire il funzionamento dei mercati, delle imprese e del mondo finanziario.
Come sta influenzando la tecnologia, in particolare l’Intelligenza Artificiale, il settore finanziario e le strategie di investimento?
Partiamo dal presupposto che le aziende sono sommerse da quantità di dati importanti che spesso sono impossibili da gestire con le sole risorse umane, pertanto, diventa necessario dotarsi di tecnologie in grado di raccogliere, analizzare ed elaborare questi dati in maniera veloce, sicura e protetta e ciò in tutti i campi, compreso quello della finanza.
L’applicazione delle nuove tecnologie all’ambito finanziario permette di facilitare le operazioni in un’ampia gamma: il mobile banking, le piattaforme di pagamento online e la consulenza sugli investimenti basata sull’Intelligenza Artificiale. L’obiettivo è rendere i servizi finanziari più efficienti, accessibili e facili da utilizzare. L’automazione di processi ripetitivi come l’inserimento e l’analisi dei dati permette di migliorare la qualità del servizio, ridurre i tempi e il rischio di errore umano.
I sistemi di Intelligenza Artificiale possono analizzare i dati di mercato e formulare raccomandazioni di investimento in base alle tendenze ed agli schemi identificati. Ciò può essere particolarmente utile per le società di investimento che gestiscono portafogli di grandi dimensioni.
Un utilizzo dell’Intelligenza Artificiale in ambito finanziario pone però, a mio avviso, delle questioni etiche, così come apre il fianco a rischi non sempre calcolabili. L’intelligenza artificiale deve restare un supporto all’attività dell’uomo, per migliorare e perfezionare i servizi, riducendo al minimo l’errore umano, di contro, un ricorso massiccio all’intelligenza artificiale, non solo nelle attività finanziarie, porterebbe però a smaterializzare l’attività umana a scapito della fiducia nel sistema.
Quali sono i consigli che darebbe agli studenti che desiderano intraprendere una carriera nell’analisi finanziaria?
Sicuramente il consiglio, forse più banale, è quello di avere passione per lo studio e per l’approfondimento. Di certo una elevata formazione e specializzazione nelle discipline economiche ritengo possa garantire un immediato inserimento nel mondo del lavoro.
Quali sono le iniziative o i progetti speciali che la sua Facoltà sta attualmente sviluppando per preparare gli studenti alle sfide future nel campo delle scienze economiche?
Innanzitutto, in generale, l’obiettivo dell’’Accademia Universitaria degli Studi Giuridici ed Europei è quello di fornire agli studenti conoscenze, competenze ed una preparazione completa ed in linea con le esigenze del mondo del lavoro e con la sua costante evoluzione. I percorsi di studio infatti risultano essere innovativi e strettamente correlati al soddisfacimento di particolari esigenze del tessuto economico, giuridico e sociale.
La facoltà Esperto Analista Finanziario cerca di dare risposte formative in un contesto economico in continua evoluzione ed alla continua ricerca di nuove figure professionali ed altamente specializzate e qualificate.
Non dimentichiamo che la figura di esperto finanziario assume particolare importanza non solo nei processi di sviluppo aziendale ma anche nella valutazione del rischio e nella individuazione di quelle che possono essere le criticità aziendali nell’ottica della sovra-esposizione debitoria.
Nello specifico oggi assume rilievo, in ambito aziendale, la predisposizione di adeguate misure ed assetti funzionali alla rilevazione tempestiva della crisi e di eventuali squilibri di carattere patrimoniale o economico-finanziario e la verifica della sostenibilità dei debiti in una prospettiva della continuità aziendale.
Da La Notte online, a cura di Paola Biadetti